IL GIOCO DEL MAIORCHINO
L’antichissimo gioco del maiorchino , risalente ai primi decenni del 1600, si pratica ancora, con tanto entusiasmo e tanta partecipazione, seguendo le solite, vecchie e poche regole che governano il giuoco. E’ un gioco di abilità ma soprattutto di fortuna, tramandato ai posteri dagli “antichi” per la naturale continuazione. Il giuoco consiste nel lanciare la “maiorchìna”, facendo leva sul piede di appoggio fermo (pedi fermu) sul punto segnato, senza alcuna rincorsa, lungo il percorso che va dall’inizio della via Duomo al traguardo fissato a Piano don Michele . Le squadre sono composte da 3 giocatori . Indicati dai capitani i due primi giocatori, fatta la conta (u toccu) per stabilire chi deve iniziare il giuoco, i due primi giocatori, rispettivamente intervallati dalla“ mugliàda a maiurchèa ‘ntà lazzàda “fatta con lo spago da calzolaio, piegato e attorto in otto capi, della lunghezza di non meno di metri 3 – 3,50, ed impeciato, per meglio aderire alla circonferenza, lanciano a maiurchèa lungo il percorso citato (da cantuèa da Chiazza a sarva du chièu don Michèri), e di seguito, i secondi giocatori delle rispettive squadre, alternandosi, dal punto dove è andata a fermarsi.
Il gioco viene svolto durante il periodo di Carnevale.
Nel mese di gennaio 2020 l’Università di Catania-Dipartimento di Economia e Imprese, ha redatto il Rapporto di Ricerca relativo all’Analisi dell’impatto economico della festa del maiorchino di Novara di Sicilia, a firma della Prof. Sonia C. Giaccone e del Prof. Marco Galvagno. Di seguito si riporta un breve spunto dello studio:
“La Festa del Maiorchino è un tratto tipico della tradizione e della cultura locale e dal 2006 è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Sicilia – libro delle celebrazioni.
L'attenzione verso le tradizioni locali ha stimolato la partecipazione del comune di Novara di Sicilia all’Associazione Giochi Antichi, fondata da un gruppo di appassionati giocatori di Verona per valorizzare e salvaguardare le comunità di gioco tradizionale sul territorio italiano. Le comunità ludiche tradizionali, infatti, attraverso il gioco mantengono vive la memoria storica, le peculiarità ambientali e la creatività sociale del territorio. Nell’ambito delle attività dell'Associazione giochi antichi, il Tocatì, Festival Internazionale dei Giochi in Strada, al quale il comune di Novara di Sicilia ha partecipato in diverse edizioni con la gara del Maiorchino, mira a costruire una rete per salvaguardare il patrimonio ludico tradizionale attraverso lo scambio di pratiche ed esperienze tra i diversi contesti territoriali, coinvolgendo sempre più comunità ludiche italiane ed europee e richiamando un pubblico sempre crescente.
L'impegno della comunità e dell’amministrazione al mantenimento di questa tradizione ludica, che affonda le sue radici nel tempo, insieme al valore tipico e distintivo del formaggio Maiorchino di Novara di Sicilia, rappresentano gli elementi di base che hanno condotto al crescente successo della Festa del Maiorchino.”
Nel mese di marzo 2020 è stata inviata la candidatura di Tocatì al Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale al segretariato dell’Unesco a Parigi.
La comunità del Lancio Del Maiorchino ,insieme al Comune di Novara di Sicilia, ha aderito a tale iniziativa, sottoscrivendo nel 2018 il Protocollo di Verona.
Attualmente l’antico gioco del lancio del maiorchino è già considerato Patrimonio Unesco Immateriale.